07/02/2019
SPORT SUL POSTO DI LAVORO: DA DISTRAZIONE A RISORSA
80 miliardi l’anno: č il “costo della sedentarietā” di 210 milioni di cittadini europei. EMoCS, progetto comunitario per stimolare l’attivitā sportiva sui luoghi di lavoro, raccoglie e diffonde le buone pratiche, dalla cittā di Liverpool all'azienda francese Wheelness.
Se c'è una cosa che i cittadini europei sembrano avere in comune, è la sedentarietà. Secondo Eurobarometer, i cittadini attivi sono solo il 54% della popolazione (addirittura il 40% nel caso dell'Italia). 210 milioni di persone non fanno alcuna attività fisica, il 15% degli europei non cammina nemmeno per 10 minuti consecutivi durante la settimana, mentre il 12% sta seduto per più di otto ore al giorno.
Di fronte a questa situazione, che si stima costi a livello comunitario 80 miliardi di euro l’anno,
una delle operazioni per stimolare la pratica sportiva è renderla più facilmente disponibile, riducendo i problemi di tempo, che sono segnalati come principale deterrente dal praticare attività sportiva. EMoCS, European Meeting for Company Sport è un originale progetto, nato nell'ambito del programma Erasmus, che vuole diffondere la pratica sportiva nei luoghi di lavoro.
Si tratta di un’opportunità organizzativa e pratica per i lavoratori, che conciliano al meglio vita privata e lavorativa. Al tempo stesso, è un vantaggio anche per le aziende: studi dimostrano infatti che questa pratica aumenta la produttività dal 6% al 9%, stimola i rapporti sociali ed è un’ottima occasione di team building. Palestre in ufficio, tornei aziendali, corsi di yoga nella pausa pranzo: sono solo alcuni esempi di iniziative che attualmente sono a disposizione solo del 13% degli europei che fanno sport. In Italia il dato precipita al 4%.
Nel progetto sono coinvolte istituzioni, associazioni, imprese. Partner per l’Italia è Assosport, Associazione dei Produttori di Articoli Sportivi, che è impegnata nell’aumento della pratica sportiva a 360° e sta sensibilizzando le aziende, a cominciare dai propri associati. Dopo il lancio dell'iniziativa nel settembre scorso, in questi giorni oltre 100 delegati da XX Paesi si sono riuniti a Bruxelles per condividere le iniziative fatte in questa direzione e identificare nuovi strumenti.
Primo obiettivo individuato è la creazione di una certificazione dei luoghi di lavoro attivi. Un’etichetta che possa facilmente identificare tutte quelle aziende che si sono impegnate nell’implementazione organizzata e sicura dell’attività fisica nei posti di lavoro.
La condivisione di buone pratiche, più dei regolamenti o delle leggi, è lo strumento più efficace per far diffondere queste iniziative o stimolarne di nuove e promuovere una mentalità che veda lo sport al lavoro non come un’interruzione ma come una risorsa.