03/18/2021
Sotto tuta CUT RESISTANT: un efficace e necessario DPI made in Italy
Negli ultimi anni il tema della
sicurezza in pista ha conquistato l’attenzione e l’importanza che
necessariamente merita.
Sono tante le aree in cui si riconosce
con evidenza l’esigenza di proteggere, prevenire, informare e gestire un
rischio che, quando non calcolato, può essere causa del peggior esito.
Da sempre il mondo race è vissuto come
il centro di sviluppo delle migliori soluzioni di ottimo, dove la ricerca
applicata alla competizione permette di raggiungere le migliori performance,
sfiorando di continuo il limite di ogni elemento coinvolto nella prestazione.
Lo sci alpino testimonia come molti
attrezzi da gara siano nati da un’esigenza di protezione, pensiamo a caschi,
guanti, paraschiena o parastinchi, tutti oggetti ai quali sono state applicate
le leggi dell’aerodinamica, della fisica e della meccanica per riuscire a
guadagnare anche pochi centesimi senza mai perdere in sicurezza ed affidabilità.
In questo panorama i limiti non sono
sempre gli stessi, rendendo indispensabile il continuo aggiornamento
riconoscendo che i rischi dipendono direttamente da questa tipica evoluzione
del limite fisico e tecnologico.
Qui ed in questo preciso contesto si
inseriscono i dispositivi di protezione individuale al taglio.
Nel dettaglio sappiamo bene come lo
sci moderno abbia saputo stressare ogni aspetto legato alla prestazione,
arrivando a trattare le lamine come delle vere e proprie lame con proprietà di
taglio equiparabili a quelle di attrezzi da lavoro dedicati alla recisione ed
al puro taglio. Processi di affilatura e trattamento superficiale che in caso
di caduta elevano ancora una volta il rischio di infortunio con una dinamica già
nota e molto simile a quella dello short track, dell’hockey e del pattinaggio
pista lunga. Parliamo di infortuni gravissimi con severe conseguenze.
I dispositivi di protezione
individuale al taglio che rispondono a queste esigenze devono essere ovviamente
indossabili, necessariamente funzionali ed obbligatoriamente efficaci.
Nella maggior parte dei casi parliamo
di tessuti. Tessuti impiegati per la costruzione di capi dedicati alle attività
militari e ospedaliere, tessuti che danno origine a coperture di sicurezza in
contesti di edilizia ed ancora tessuti con tante applicazioni nel mondo del
lavoro. Si tratta di un settore ben tutelato da normative internazionali con
standard che sono la base delle capacità realizzative di ogni azienda coinvolta
in un processo produttivo di questo genere.
Le norme europee di riferimento sono:
EN 13998, EN 1082-2, EN 388:2016, mentre quelle americane sono: ASTM D – 276/'87,
ASTM F 1671, ASTM 1342, ASTM 2878. Senza entrare nello specifico di ogni
singola normativa cerchiamo di comprendere quali sono le regole che
caratterizzano un tessuto anti-taglio.
Le metodologie di prova di un tessuto
anti-taglio prevedono tutte l’utilizzo di una lama definita nella sua
geometria, peso, dimensioni e affilatura. La specificità delle prove di taglio è
tale per cui non si prevede mai un singolo taglio, ma un breve ciclo di usura
del campione selezionato. Riportare questi dettagli del processo di valutazione
di un tessuto anti-taglio, consente di inquadrare al meglio esigenze e necessità
del mondo dello sport.
Confermando la nostra attenzione sullo
sci alpino, possiamo ben intendere come sia molto più d’interesse e di
pertinenza il singolo evento di taglio piuttosto che un ripetuto passaggio di
una lama su di uno stesso punto. Una seconda osservazione da farsi riguarda il
profilo di una lamina di uno sci che non potrà mai essere confrontata
direttamente con quello di una lama e che pertanto non avrà mai la medesima
capacità di taglio.
Le due variabili che sensibilmente
influenzano il quadro delle caratteristiche di un tessuto anti-taglio sono: la
pressione di impatto tra la lamina ed il tessuto e la velocità relativa tra lo
sci e l’atleta.
Proprio su questo tema si sta muovendo
la FIS con una commissione dedicata ad individuare quale sia la classe di
certificazione al taglio che garantisca la piena sicurezza anche nello sci
alpino.
Energiapura, azienda leader nel mondo
dello sci alpino, sviluppa e fa la differenza anche in questo settore. Per l’azienda
i concetti che si legano alla sicurezza sono da sempre un punto di partenza,
creando veri e propri sistemi di protezione individuali applicati allo sport di
altissimo livello ed è proprio grazie a questa storia e a questo DNA che
Energiapura trova naturale proporre un capo anti-taglio che possa essere
indossato come una normale sotto tuta.
Parliamo di un prodotto unico per
scelta di tessuto e per costruzione. Un vero e proprio sotto tuta da gara che
mantiene tutte le caratteristiche aerodinamiche del sistema Tuta da Gara e
Sotto Tuta, altrettanto possiamo dire per le doti di termicità che il capo
conserva al pari di un capo intimo. Un capo che possiamo a ben ragione definire
come un dispositivo di protezione dai nuovi rischi di taglio che in questi ulti
anni dimostrano di essere diventati una nuova minaccia per i nostri atleti.